Due diverse premesse. La prima: la foto con il saluto romano di Armine Harutyunyan è realizzata per suscitare polemica facendo pensare ad un saluto fascista ma, in realtà è uno scatto effettuato con un saluto a Giulio Cesare. La seconda: solo gli stupidi vedono il bello nelle cose banalmente belle.

Detto questo, stiamo parlando (anche noi, a testimonianza dell’indiscutibile successo della campagna pubblicitaria) di Gucci, di Oliviero Toscani che ha sempre fatto discutere per le sue scelte controcorrente nelle sue campagne pubblicitarie e, ovviamente, di Armine Harutyunyan.

Chi è Armine Harutyunyan? Una giovane, appena 23enne, nata in Armenia e modella non professionista, scelta da Gucci per la sfilata del settembre 2019 a Milano per la collezione primavera/estate 2020. Una ragazza che va oltre i canoni della barbie-doll e delle fighette: sul suo profilo Instagram, che conta oltre 130.000 followers, troviamo foto di normali serate con amiche, viaggi e scene di vita quotidiana. E’ questo l’aspetto veramente rivoluzionario.

Oggi Armine Harutyunyan è vittima di body shaming, solo perché il suo volto non corrisponderebbe ai canoni di bellezza tradizionale: naso adunco, sopracciglia folte, volto ovale… ciò nonostante Oliviero Toscani che, sia chiaro è un maestro, ha giustamente visto in lei una bellezza complessa, con un volto interessantissimo che esprime una grande forma di intelligenza oltre che una forte personalità. E’ questa la vera rivoluzione di tale scelta: mettere in crisi tutti i canoni della bellezza conformista tradizionale.